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Pubblicazione su Hiram.be del 4 giugno 2025

Dopo l’appello delle sei obbedienze francesi pubblicato qui venerdì scorso, Christophe Ravel, Gran Maestro del Grande Oriente di Svizzera, ci ha inviato questo appello redatto dal suo Consiglio dell’Ordine:

Appello del Grande Oriente di Svizzera

ai massoni e alle massone per la fratellanza, la giustizia e la pace

Ginevra, 28 maggio 2025

Dal cuore dell’Europa, in terra di neutralità attiva, noi massoni del Grande Oriente di Svizzera guardiamo con sgomento alle fiamme che divampano in Medio Oriente.

Le grida dei bambini, la sofferenza delle madri, le rovine che si accumulano sulle speranze di un futuro comune ci ricordano ogni giorno l’urgenza della pace.

Non dimentichiamo nulla.

Né l’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, ignobile e ingiustificabile, che abbiamo condannato con la massima fermezza.

Né il legittimo diritto di Israele a difendersi.

Ma questo diritto non può giustificare l’entità delle distruzioni e il prezzo pagato dai civili di Gaza.

Quello che vediamo oggi sono due popoli intrappolati in una spirale di paura e odio. Due popoli ostaggio della logica delle armi. Due popoli che meritano di meglio delle logiche omicide proposte dai loro leader.

La Svizzera non è uno spettatore lontano. Ha una tradizione di accoglienza, dialogo e mediazione. È qui che sono nati molti strumenti del diritto internazionale. È qui che le voci della pace devono farsi sentire di nuovo.

Noi, massoni del Grande Oriente di Svizzera, invitiamo a uscire dall’emotività pura e a ritrovare la via della ragione, dell’umanesimo e della giustizia.

Riaffermiamo con gravità e speranza i principi che devono guidare ogni risoluzione duratura:

Il rispetto assoluto della vita umana, ovunque e sempre;

Il rifiuto di ogni violenza terroristica, di ogni vendetta cieca, di ogni punizione collettiva;

L’esigenza di proporzionalità e responsabilità nell’uso della forza;

Il pieno e totale riconoscimento dei diritti di tutti i popoli, senza distinzioni né gerarchie.

Nessun popolo deve essere condannato alla paura permanente. Nessun bambino deve crescere sotto le bombe. Nessuna causa, per quanto legittima, giustifica la negazione della dignità umana.

Per questo motivo:

Chiediamo un cessate il fuoco immediato e l’accesso senza ostacoli agli aiuti umanitari per la popolazione civile di Gaza.

Chiediamo l’immediato rilascio degli ostaggi ancora detenuti da Hamas.

Chiediamo la ripresa di un dialogo politico credibile, volto a una soluzione giusta e duratura basata sul riconoscimento reciproco, sulla coesistenza di due Stati sovrani, liberi e laici.

In un mondo in cui le passioni prevalgono sul pensiero, in cui i social network diffondono l’odio, crediamo che sia dovere della massoneria, in particolare in un paese come il nostro, ricordare una semplice verità: siamo prima di tutto esseri umani.

Rifiutiamo le generalizzazioni, il ripiegamento identitario, l’ascesa dell’antisemitismo e dell’islamofobia.

Crediamo che la fratellanza non sia un pio desiderio, ma un’esigenza politica, etica e spirituale.

Crediamo che non sia mai troppo tardi per costruire la pace, purché si abbia il coraggio di tendere la mano.

Affinché i bambini di Gaza, Tel Aviv, Haifa, Ramallah o Gerusalemme possano un giorno incontrarsi senza paura, senza odio.

Affinché sia la giustizia, e non la vendetta, a tracciare i contorni di un futuro comune.

Affinché il nome di Ginevra, città della pace, rimanga associato agli sforzi più nobili dello spirito umano.

Noi, massoni del Grande Oriente di Svizzera, invitiamo solennemente tutti, in Medio Oriente come qui, a ritrovare la via della fratellanza universale, unico fondamento di una pace vera e duratura.

Il Consiglio dell’Ordine del Grande Oriente di Svizzera

Articolo originale: https://www.hiram.be/le-grand-orient-de-suisse-appelle-a-la-paix-au-proche-orient/

Grazie a Hiram.be per la segnalazione.